Impianti di filtrazione per emulsioni
Riportiamo di seguito la tabella delle prestazioni della gamma standard degli impianti di filtrazione attualmente prodotti.
EMULSIONE | ||||
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Modello |
EGS 200 |
EGS 400 |
EGS 800 |
EGS 1000 |
Grado di filtrazione nominale |
5 ÷ 15 μm |
5 ÷ 15 μm |
5 ÷ 15 μm |
5 ÷ 15 μm |
Erogazione lubrorefrigerante pulito (L / min.) |
200 |
400 |
600 |
1000 |
Capacità di estrazione fanghi (Kg / ora) |
8 |
10 |
15 |
20 |
Tempo di rigenerazione degli elementi filtranti |
30 secondi |
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Quantità di olio estraneo tollerato giornalmente (su 10 ore lavorative) |
1 Kg |
1 Kg |
1 Kg |
1 Kg |
Se è necessario allacciare diverse utenze può nascere l‘esigenza di avere il lubrorefrigerante filtrato a pressioni diverse (ad esempio un getto per la pulizia di un utensile). In questo caso l‘impianto viene predisposto con pompe di rilancio aggiuntive dedicate all’applicazione.
Come scegliere l'impianto di filtrazione proporzionato alle proprie esigenze
Un dato di progetto è la portata di lubrorefrigerante effettiva, necessaria alla lavorazione (o lavorazioni) a cui si vuole applicare il filtro. Per determinarla (ciò che interessa non è la misura precisa, ma l’ordine di grandezza) si può eseguire una misurazione calcolando dall’ingresso della macchina utensile quanto tempo si impiega a riempire un contenitore di volume noto. Nel caso si vogliano collegare più macchine utensili ripetere l’operazione e sommare le singole portate. Il secondo dato di progetto è il grado di filtrazione. È molto importante stabilire quanto è necessario spingere la filtrazione in termini di prestazioni: un’indicazione inferiore all’esigenza reale provoca una maggior rugosità superficiale o una durata inferiore del taglio dell’utensile; una indicazione superiore all’esigenza reale non permette di sfruttare pienamente la capacità dell’impianto di filtrazione PMPO. Infatti attraverso la messa a punto è possibile ottenere un residuo solido nel filtrato inferiore anche al valore medio di 5 micron, a cui, però, corrisponde una minore portata. Quindi a parità di impianto a un residuo solido superiore corrisponde una portata maggiore, una capacità maggiore di alimentare più utenze. E’ comunque consigliabile, una volta fissato il parametro del grado di filtrazione, di dimensionare la portata con un grado di sicurezza che possa prevedere piccoli errori sulla definizione del grado di filtrazione ed anche per compensare l’eventuale necessità futura di allacciare delle macchine utensili aggiuntive. Il terzo dato di progetto è la quantità di fanghi estratta in una unità dei tempo fissata. Dall’insieme di questi dati si determina il dimensionamento dell’impianto e in seguito, nella fase di realizzazione, la scelta dei componenti (come gli elementi filtranti) ed infine, nella fase di messa in servizio, la parametrizzazione dell’impianto. Se inserendo un impianto PMPO in molti casi si provoca una trasformazione all’interno dell’azienda per quanto riguardala pulizia, l’abbandono di manutenzioni su vasche con liquidi sporchi contenenti funghi e batteri, la risoluzione di problemi tecnici ed economici, la soluzione è ideale per nuovi capannoni. In tali casi se non sono misurabili alcuni dati tecnici, l’esperienza dello staff della PMPO contribuirà a stimarli in maniera opportuna.
La PMPO dispone di un laboratorio interno per realizzare le analisi dei lubrorefrigeranti da filtrare e filtrati. Grazie a questa struttura è possibile inviare un campione (ad esempio di 1 litro) contenente il lubrorefrigerante sporco che si vuole filtrare e ricevere la granulometria dello sporco e un esempio della filtrazione realizzata dalle macchine PMPO.
Le analisi sono fornite in maniera chiara e riportano le effettive dimensioni delle particelle di sporco presenti e le effettive quantità associate ad ogni classe dimensionale per cui è stata realizzata l’analisi. E’ possibile avere anche la corrispondenza con le norme ISO e NAS; anche se tali norme sono state concepite prendendo come riferimento il settore oleodinamico, e i loro esiti, applicati al campo della filtrazione dei liquidi lubrorefrigeranti delle macchine utensili, possono generare interpretazioni molto differenti tra loro.